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Gazebo da spiaggia: meglio il legno o l’alluminio?

Le recenti mareggiate che hanno colpito le spiagge italiane hanno riportato al centro una domanda importante per i gestori di stabilimenti balneari: quanto sono sicure e affidabili le strutture ombreggianti tradizionali?
Se il legno ha rappresentato a lungo la scelta più diffusa, oggi mostra tutti i suoi limiti in termini di manutenzione, resistenza e gestione operativa. L’alluminio offre invece una risposta concreta e innovativa per garantire sicurezza, solidità e un impatto estetico di alto livello.

Un contesto che sta cambiando

Negli ultimi anni le spiagge italiane sono sempre più esposte a fenomeni atmosferici intensi: piogge torrenziali, mareggiate e forti venti. Eventi che mettono alla prova non solo l’arenile, ma anche le strutture che lo arredano.
La scelta dei materiali, quindi, non riguarda solo estetica e resistenza, ma incide direttamente sulla gestione quotidiana e sulla sicurezza di chi lavora e frequenta lo stabilimento.

Normative e nuove sfide per i gestori

Le nuove regole sulle concessioni demaniali, introdotte dalla direttiva Bolkestein e dalla legge di riforma del novembre 2024, hanno alzato il livello di attenzione richiesto ai gestori degli stabilimenti balneari. Oggi non basta più offrire un servizio a basso costo: le strutture devono essere sicure, certificate e sostenibili. Norme come la UNI EN 13561 fissano requisiti precisi di resistenza al vento e stabilità per tende e strutture ombreggianti. Per i materiali naturali come il legno, diventa sempre più importante anche la provenienza certificata (FSC) e il confronto sul ciclo di vita. Non rispettare questi standard significa esporsi a rischi concreti: dal mancato rispetto delle nuove regole sulle concessioni fino a possibili responsabilità civili in caso di incidenti.

Il legno: tradizione con molti limiti

Il legno è stato per decenni il materiale più diffuso per le strutture da spiaggia. È economico, facile da lavorare e dona un aspetto naturale che piace a molti clienti.

C’è però un aspetto fondamentale da considerare: le strutture balneari devono essere amovibili per legge. Non possono rimanere sull’arenile fuori stagione, quindi ogni anno vanno montate a inizio estate e smontate a fine stagione per essere riposte. In questo contesto la leggerezza, la facilità di movimentazione e la resistenza ai cicli di montaggio e smontaggio diventano elementi decisivi.

In questo contesto il legno presenta dei limiti significativi:

  • Falso risparmio → il basso costo iniziale si annulla rapidamente: richiede manutenzione costante e frequenti sostituzioni di travi e colonne che, a causa dell’umidità durante l’uso e lo stoccaggio, tendono a deformarsi e torcersi, rendendo difficile l’allineamento di viti e tasselli nei montaggi stagionali.
  • Peso del legno → le strutture risultano pesanti e ingombranti da movimentare; questo complica montaggio e smontaggio stagionale e, in caso di mareggiate o forti venti, aumenta il rischio di danni e collisioni.
  • Smontaggio e stoccaggio → una volta riposte, le strutture in legno occupano molto spazio e rischiano di rovinarsi, costringendo a continui interventi di ripristino.
  • Sicurezza limitata → i manufatti artigianali non garantiscono la stessa resistenza strutturale del metallo e difficilmente rispettano norme come la UNI EN 13561.
  • Sostenibilità ridotta → spesso privi di marchiatura FSC e soggetti a trattamenti chimici, i prodotti in legno hanno un ciclo di vita breve e meno sostenibile rispetto all’alluminio.

Le Cabana Archibeach: l’alluminio che fa la differenza

Archibeach definisce le proprie strutture in alluminio con il termine Cabana, ripreso dal linguaggio internazionale del turismo e dell’hotellerie. Non sono semplici gazebo, ma vere e proprie stanze sulla spiaggia, progettate per unire funzionalità, sicurezza e design.

I vantaggi principali

  • Progettazione ingegneristica → concepite per resistere a montaggi e smontaggi ripetuti senza deformazioni.
  • Sicurezza certificata → conformi alle normative europee (es. UNI EN 13561), tutelano gestori, clienti e terzi.
  • Resistenza al vento e agli agenti atmosferici → i sistemi di ancoraggio garantiscono stabilità anche in caso di mareggiate e fortunali estivi.
  • Manutenzione ridotta → l’alluminio non teme la salsedine e richiede solo controlli periodici.
  • Amovibilità agevolata → grazie alla leggerezza e alla precisione costruttiva, il montaggio e lo smontaggio sono più rapidi e sicuri rispetto al legno, riducendo tempi e costi di gestione.
  • Ecosostenibilità → l’alluminio è riciclabile al 100% e ha un ciclo di vita estremamente lungo.
  • Design e personalizzazione → ampia scelta di colori, finiture effetto legno, pareti frangisole, tetti fissi o apribili e tende laterali.

Oltre agli aspetti tecnici, la Cabana ha un forte impatto visivo: uno stabilimento ordinato e curato trasmette qualità e attira più clienti, distinguendosi dalla concorrenza.

Legno vs Alluminio: confronto rapido

Aspetto Legno Alluminio (Cabana)
Costo iniziale Basso Più alto
Manutenzione Alta, continua Molto ridotta
Durata nel tempo Limitata Molto lunga
Sicurezza Spesso non certificata Certificata, progettata
Ecosostenibilità Riciclabile, ma con limiti (FSC assente, trattamenti chimici) Riciclabile al 100%, ciclo infinito
Montaggio/smontaggio Complesso e pesante, rischio danni Facile, rapido, sicuro
Estetica Tradizionale Moderna, personalizzabile

Il legno conserva un fascino legato alla tradizione, ma oggi non è più in grado di soddisfare le esigenze operative, normative e di sicurezza che il settore balneare richiede.
Le strutture in alluminio Archibeach rappresentano una scelta solida e moderna: sicure, certificate e resistenti, semplificano le fasi di montaggio e smontaggio e permettono ai gestori di affrontare le nuove sfide normative con prodotti affidabili e dal grande impatto estetico.